RENZI FA UN PASSO INDIETRO SUL DDL SCUOLA

Renzi convoca una conferenza per luglio e contemporaneamente sospende la seduta notturna della V Commissione Istruzione al Senato, impegnata nell’esame del ddl Scuola per discutere sugli articoli 9 e 10 ( poteri dei dirigenti e assunzioni).
Non tira una bella aria al Senato, la maggioranza al Senato rischia di giocarsi tutta la partita sull’art. 10 , sul piano assunzioni, considerato che le opposizioni,chiedono modifiche pesanti, i Senatori Tocci e Mineo della minoranza chiedono soprattutto lo stralcio dell’art. 10 sul piano straordinario di assunzioni.

Renzi ha dichiarato, nel corso della puntata porta a porta,  che visti i tempi ristretti il piano assunzioni slitterà di un anno, attribuendo la colpa a chi ha fatto pervenire in Commissione  tremila emendamenti. Renzi continua il discorso dichiarando di voler indire una conferenza a luglio per ascoltare famiglie e sindacati e dopo si decide.

Il senatore del Pd Andrea Marcucci, presidente della Commissione Istruzione a Palazzo Madama ha dichiarato :  Che per  Renzi la scuola è il tema più importante del suo govero.. Se il ddl ha raccolto tanta opposizione , è una buona idea quella di rifare il punto con una conferenza nazionale aperta a tutti. La minoranza del partito Democratico ha ricevuto un ultimatum ritirate gli emandamenti e si va avanti, una strategia di Renzi che punta a togliere o ridurre gli emendamenti in Commissione.

Renzi e il suo Governo gettano la maschera e utilizzano le assunzioni  per far passare una riforma contestata da tutti gli operatori scolastici e sindacati.

Alle comunicazioni di Renzi risponde Bocchino dichiarando:

Renzi ritira il ddl scuola e scarica la responsabilità al numero eccessivo di emendamenti, ma dimentica che i 3000 emendamenti sono frutto di un pessimo disegno di legge partorito da un governo impreparato e arrogante.

I sindacati restano sempre sul piede di guerra e aspettano gli ulteriori passi del Governo sul DDL Scuola.