BLOCCO STIPENDI E CARRIERA PER LA SCUOLA

OR.S.A. Scuola  manifesta forte contrarietà verso una normativa, che questo Governo si appresta a varare. Norma che conferma, ancora una volta, che il Governo, di qualunque appartenenza politica, continua a mettere in campo una politica di forte svantaggio per i dipendenti pubblici, bloccando ancora una volta e per diversi anni stipendi e carriera.

Vergognosamente l’Onorevole Giuseppe D’Alia Ministro P.A. dichiara “…di essere consapevole di imporre un grosso sacrificio per i dipendenti pubblici ……..fa parte dei sacrifici che stanno facendo tutti gli italiani e che cercherà il consenso e la complicità dei lavoratori “  inoltre aggiunge “  Dobbiamo responsabilizzare il Sindacato , oggi la fase della rivendicazione è finita”

L’Onorevole D’Alia si dimentica che ci troviamo in questa situazione proprio per colpa della cattiva gestione della politica dal dopo guerra ad oggi e che i sacrifici dovrebbero farli proprio i politici e non i cittadini o ancora peggio tutta la pubblica amministrazione dov’è facile per Decreto bloccare o ridurre gli stipendi. Il personale statale si ritrova con uno stipendio bloccato da diversi anni, ma purtroppo attorno a noi aumenta tutto. Basta l’aumento dell’IVA di un solo punto a far lievitare i prezzi di tutto, dagli alimenti alla benzina. Lo stipendio non basta più e a stento si arriva a fine mese, saremo i futuri poveri. Il Pubblico impiego già paga per tutti e questa pesantissima perdita di reddito non è certamente  un modo per far aumentare i consumi e rilanciare l’economia.

Il blocco della contrattazione per un periodo così lungo (l’ultima contrattazione della scuola risale al 2007/2009) fino al 2014,  è un elemento fortemente discriminatorio rispetto ad altre categorie di lavoratori ed è un modo elegante per far arretrare gli stipendi senza alcun confronto con i Sindacati.

Anche questo nuovo Governo continua ad evitare non solo il rinnovo contrattuale, ma il confronto o ancora peggio l’apertura di un tavolo negoziale.

Anchela VIICommissioneCultura al Senato si è espressa negativamente al blocco degli stipendi per la  scuola e chiede avvio della contrattazione.

Scrivono i Senatori –“……… è possibile valorizzare compiutamente la professionalità docente e introdurre dei percorsi chiari di carriera, dato che il nuovo contratto nazionale può diventare strumento flessibile, adeguato a definire le risorse, la formazione, i criteri di valutazione e i compensi”

La VII Commissioneal Senato vede questa nuova fase di contrattazione come “una grande occasione di coinvolgimento e discussione non solo sugli aspetti economici, ma altresì sul ruolo della formazione in servizio, sulla valutazione, sulla valorizzazione delle professionalità degli insegnanti e sulla organizzazione del lavoro all’interno delle autonomie scolastiche e delle reti di scuole”. “Il Governo – conclude il documento .- avrebbe potuto avvalersi della possibilità disposta dalla normativa vigente di modulare il blocco degli incrementi stipendiali per valorizzare l’efficienza di determinati settori, escludendo l’istruzione e l’università dalle misure previste, che aggravano ulteriormente la sofferenza di comparti troppo spesso utilizzati come luogo di prelievo forzoso di risorse. Spiace invece constatare che il blocco è stato disposto in maniera uguale per tutto il pubblico impiego”.