Or.S.A. Organizzazione Sindacale Autonomi e di base
Documento Congressuale
Rimini 28-29 novembre 2012
Nei giorni 28-29 novembre si è tenuto il 1° Congresso della Confederazione Or.S.A. Organizzazione Sindacale Autonomi e di base. Un sindacato che ha come valori principali e fondanti quelli dell’assoluta autonomia dal sistema politico e dai partiti, dove la rappresentanza è diretta espressione della base. Un sindacato che si fonda sull’esperienza e sulla capacità del settore dei trasporti, e sull’esperienza del relativo comparto pensionati ma che ha già esteso la sua rappresentanza in importanti comparti quali servizi, scuola, sanità, industria e spettacolo.
Mentre si aggrava la congiuntura economico – finanziaria del nostro Paese e sembra non interrompersi la fase regressiva della produzione industriale, si è formalmente costituito un soggetto sindacale che non è più visto come un’opportunità o un’alternativa al Sindacato generalista e concertativo ma è, già oggi, una presenza importante nei luoghi di lavoro ed una certezza per tutti: giovani, lavoratori e pensionati.
Nel nostro Paese si sta consolidando l’idea che l’uscita della crisi economica può avvenire riducendo i diritti dei lavoratori e dei pensionati, la deregolamentazione e la precarizzazione del rapporto di lavoro, la contrazione delle retribuzioni e delle pensioni. I fatti di questi ultimi mesi dicono, invece, che queste politiche stanno producendo una sempre maggiore disoccupazione, soprattutto nei giovani, ed una evidente contrazione dei consumi.
L’Or.S.A. ritiene che per rilanciare e sviluppare l’economia è necessario creare nuova occupazione, incentivare i consumi aumentando retribuzioni e pensioni a coloro che rappresentano non solo la stragrande maggioranza degli italiani, i lavoratori ed i pensionati, ma il vero volano per il rilancio di un economia depressa per il blocco dei consumi. È prioritario investire sui nostri giovani e stabilizzare i loro rapporti di lavoro, investire nella ricerca per frenare l’emorragia dei nostri ricercatori destinati a lavorare all’estero. Sono queste le principali leve se si pensa concretamente di rilanciare la nostra economia e creare nuova occupazione. Proporre la ripresa attraverso accordi di produttività e con una precarizzazione dei contratti di lavoro non ci convince, per questo motivo occorre dare impulso e maggiore informazione alla raccolta firme per richiedere il Referendum contro la riforma del lavoro del Ministro Fornero. In questo senso l’Or.S.A. sostiene concretamente l’iniziativa del Comitato “Lotto per il 18″ che intende ripristinare integralmente i contenuti della Legge 300 sul licenziamento per giusta causa.
Sono di questi giorni le preoccupanti dichiarazioni del Presidente del Consiglio che lascia chiaramente trasparire una disgregazione della Sanità Pubblica, il tutto a favore di quella privata, le conseguenze di questa politica determineranno un’ingiusta e preoccupante differenza dell’assistenza sanitaria creando una profonda diversità tra ricchi e poveri.
Non solo la sanità ma anche la scuola, l’università e la ricerca sono sottoposti ad evidenti tagli economici ed occupazionali che ci hanno condotto all’attuale immobilismo sociale, mentre tali ambiti dovrebbero rappresentare le fondamenta di un Paese progredito, quindi è indispensabile una politica di investimenti a 360 gradi.
Risorse economiche che devono provenire dalla lotta all’evasione, dalla tassazione delle rendite finanziarie e dei grossi capitali, dalla riduzione degli sprechi pubblici. Parimenti occorre favorire e alleggerire la tassazione alle imprese che investono, stabilizzano e creano nuova occupazione.
Per rilanciare la rappresentanza dei lavoratori è fondamentale rivedere le regole del riconoscimento sindacale, queste devono avvenire nel solco e nel rispetto dell’art. 39 della Costituzione Italiana, invece oggi garantito solo attraverso la sottoscrizione dei contratti di lavoro.
Questa regola antidemocratica deve cambiare. L’Or.S.A. deve costruire una coalizione affinché a rappresentare ed a contrattare le condizioni dei lavoratori siano i soggetti sindacali che raggiungono una minima soglia di consenso, è necessario cancellare l’attuale forma di ricatto che garantisce la rappresentanza solo attraverso la mera sottoscrizione dei Contratti di Lavoro.
La riforma previdenziale ha allungato l’età pensionabile in modo uniforme per tutte le tipologie lavorative, è impensabile che alcune categorie di lavoratori restino in attività fino a 67 anni, a scapito della salute e della sicurezza dei cittadini; inoltre il congelamento della perequazione automatica delle pensioni per gli anni 2012 e 2013 comporta un impoverimento permanente delle pensioni non limitato agli anni in questione.
Pertanto, a decorrere dal 01.01.2014 quando verrà ripristinata la perequazione automatica sulle pensioni, si dovrà recuperare anche la differenza in percentuale degli anni 2012 e 2013 che attualmente ammonta al 5,7% e agganciare il potere d’acquisto delle pensioni alle dinamiche salariali. L’Or.S.A. rivendica inoltre l’urgente necessità di una complessiva risoluzione al problema degli esodati.
La crescente trasformazione del tessuto sociale italiano, caratterizzata da una significativa immigrazione, è utilizzata per abbattere le tutele e le salvaguardie normative ed economiche di tutti; contro questa politica è urgente far emergere il lavoro nero e riconoscere a tutti i lavoratori condizioni di lavoro e retribuzioni dignitose.
Il Congresso esprime la piena completa solidarietà alle famiglie ed ai lavoratori dell’ILVA di Taranto e le località collegate.
La fase Congressuale è stata caratterizzata da un acceso confronto tra tutte le anime dell’Or.S.A. che spesso hanno espresso posizioni contrapposte e all’apparenza inconciliabili. Queste diversità rappresentano la nostra specificità e ricchezza che devono essere salvaguardate perché sono uno dei nostri principali patrimoni.
Il 29 novembre è nata un’Organizzazione Sindacale ”
diversa
“: ai lavoratori ai pensionati ai cittadini tutti mantenere viva questa speranza.
Rimini, 29 novembre 2012